
Sistemi di sanificazione: cosa sono e a cosa servono
4 Febbraio 2021
Che cosa sono i prodotti disinfettanti “trivalenti”?
6 Aprile 2021A causa della pandemia da Covid-19,in quest’ultimo anno abbiamo imparato ancora di più come e quanto sia fondamentale igienizzare e sanificare gli ambienti.
Chiaramente, l’attenzione deve rivolgersi anche e soprattutto verso il proprio luogo lavorativo, ovvero il posto in cui la maggior parte delle persone trascorre più tempo: durante questa emergenza sanitaria, infatti, poter esercitare il proprio mestiere in un ambiente sicuro risulta fondamentale, con l’obiettivo di ottenere la maggior tutela possibile per tutti gli operatori.
Come la casa, anche gli uffici e le sedi lavorative necessitano dunque di trattamenti di sanificazione, a maggior ragione se il numero di persone che si ritrovano nello stesso luogo è elevato. Ma quali sono gli aspetti da non trascurare per ottenere un’adeguata sanificazione degli ambienti?
Come primo punto, bisogna distinguere la qualità dei prodotti da utilizzare e – soprattutto – la loro qualifica. È necessario infatti che i principi attivi maggiormente utilizzati nei prodotti disinfettanti siano autorizzati a livello nazionale (Presidi Medico Chirurgici; PMC) ed europeo (biocidi), come riportato nel Rapporto N. 19/2020 – Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza Covid-19.
I presidi medico chirurgici e biocidi del Gruppo di lavoro ISS Biocidi Covid-19, sono l’etanolo, i sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetil ammonio – DDAC, cloruro di alchil dimetil benzilammonio, ADBAC), il perossido d’idrogeno, il sodio ipoclorito e altri principi attivi.
Per procedere correttamente, è utile consultare l’etichetta del prodotto per verificare le concentrazioni da utilizzare e i tempi di contatto da rispettare: queste informazioni – rilasciate sotto responsabilità del produttore – devono essere state precedentemente presentate con un test di verifica dell’efficacia contro uno o più microrganismi bersaglio per l’autorizzazione del prodotto PMC o del prodotto biocida.
Come vanno igienizzate le superfici?
In un ufficio o in un qualsiasi luogo di lavoro, sappiamo che diversi materiali coesistono nell’arredamento e nelle eventuali attrezzature. Ognuno di questi merita un igienizzazione a sé, e rimane fondamentale non mescolare prodotti diversi in quanto si potrebbero generare sostanze pericolose.
Sulle superfici in pietra, metalliche o in vetro (ma non in legno) bisogna usare un detergente neutro e disinfettante virucida – sodio ipoclorito 0,1 % o etanolo (alcol etilico) al 70% o altra concentrazione, purché sia specificato virucida o prodotti che generano una concentrazione dello 0,1% di cloro attivo.
Nelle superfici in legno, invece, detergente neutro e disinfettante virucida a base di etanolo (70%) o ammoni quaternari (es. cloruro di benzalconio; DDAC).
E per l’abbigliamento? L’igienizzazione dei tessuti è chiaramente differente. Bisognerà procedere con un lavaggio con acqua calda (70°C-90°C) e normale detersivo per bucato. In alternativa, con lavaggio a bassa temperatura con candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato o prodotti che generano una concentrazione dello 0,1% di cloro attivo.
Quali sono i tempi da rispettare per una corretta disinfezione?
Se rimane fondamentale utilizzare prodotti idonei, altrettanto importante è assicurarsi che sia garantito il tempo di contatto, obiettivo che molto spesso non viene raggiunto perché si tende a spruzzare il prodotto sulla superficie e a passare troppo in fretta il panno per rimuoverlo.
In questo modo, però, l’efficacia risulterà molto compromessa. Ma c’è una soluzione per proteggersi da questo errore: utilizzando un sistema a panni pre-imbibiti o da imbibire, il prodotto disinfettante rilasciato sulla superficie rimarrà su di essa evaporando naturalmente, rispettando i tempi di contatto.
Tutto questo tenendo conto del fatto che il tempo di contatto minimo in cui il prodotto deve rimanere su una superficie per poter essere efficace è di circa 10/15 minuti.
Tutela e sanificazione
Si sanificano gli ambienti per tutelarsi, ma bisognerà anche tutelarsi durante le procedure di sanificazione degli ambienti. Per questo motivo, infatti, i prodotti e le modalità di sanificazione devono essere attentamente valutati prima dell’impiego.
Gli utilizzatori dei prodotti, siano essi le imprese previste nel DM 7 luglio 1997, n.274, o le stesse attività che sanificano in proprio, dovranno garantire che i propri lavoratori addetti abbiano ricevuto un’adeguata informazione/formazione, in particolare per quanto riguarda l’impiego dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI: es. filtranti facciali, guanti) di terza categoria, secondo gli obblighi previsti nel Titolo III Capo II del D.Lgs. 81/2008 e nel Decreto Interministeriale 2 maggio 2001.
Riguardo gli ambienti di lavoro, il DPCM 26 aprile 2020, prevede – per tutti quei settori non gravati da obblighi specifici dati dal loro ambito di lavoro – oltre alle pulizie giornaliere, la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro (compresi mouse, tastiere, schermi touchscreen), spogliatoi e delle aree comuni e di svago. Inoltre, è obbligatoria una procedura di sanificazione straordinaria in caso si verifichino casi di Covid-19 ( da effettuarsi specificamente con le modalità stabilite dalla Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22.02.2020).
Sia che si decida di esternalizzare il servizio, sia che si scelga di investire in formazione per poi effettuarlo in proprio, la cosa fondamentale è comunque rivolgersi a personale competente, autorizzato e professionale, sapendolo distinguere da chi non ha le competenze adatte.
Per ogni domanda, non esitate a contattarci!

