
Sanificare un negozio: quali prodotti utilizzare?
7 Settembre 2021
Purificatori e sanificatori d’aria: come funzionano e differenze
4 Febbraio 2022Sanificare un impianto di riscaldamento o di raffrescamento significa poter respirare aria pulita ed evitare rischi di salute dovuti a sporcizia, polvere e/o batteri.
Come tutti i condotti d’aria e gli impianti aeraulici, anche i climatizzatori che funzionano come pompa di calore, i termoconvettori e i ventilconvettori necessitano di una regolare pulizia e sanificazione, su cui vale la pena investire tempo e risorse economiche.
Che si tratti di un’abitazione o di un ufficio, le condizioni igieniche precarie sono infatti dannose per chi lavora e per chi frequenta ambienti chiusi: sanificare il radiante e la vaschetta che raccoglie la condensa, così come pulire i filtri (e all’occorrenza sostituirli) sono procedimenti da non sottovalutare.
Attraverso la sanificazione, infatti, una massima qualità dell’aria indoor sarà garantita, permettendo all’ambiente stesso di risultare più sicuro per chi lo vive quotidianamente. Assicurare il benessere dei propri dipendenti non è soltanto un obbligo che la legge (D. Lgs. 81/2008) impone ad ogni datore di lavoro, ma un dovere morale.
In un’ottica di prevenzione, è per questo necessario programmare una pulizia approfondita e una sanificazione dei fancoil, termoconvettori o delle pompe di calore, capace di tenere conto di ogni componente del dispositivo.
A seguito della rimozione dello sporco visibile, bisognerà procedere anche con la pulizia dei filtri oppure delle batterie di scambio e/o della vasca di raccolta della condensa con specifici detergenti.
Poi, la disinfezione di ogni componente con specifico prodotto disinfettante registrato come Presidio Medico Chirurgico e il posizionamento di pastiglie disinfettanti a rilascio lento, per mantenere pulito e privo di cattivi odori l’impianto tra un intervento di disinfezione ed il successivo.
Procedure, queste, che richiedono l’esecuzione da parte di un professionista: se effettuate in maniera errata potrebbero la funzionalità dell’impianto potrebbe essere compromessa.
Quando sanificare un impianto?
Per raggiungere buoni obiettivi, fondamentale sarà la costanza.
Sanificare un impianto ‘una tantum’ porterà a dei benefici limitati nel tempo: sarà indispensabile, quindi, provvedere con una certa regolarità non solo alla pulizia e alla sanificazione dei filtri (che andrebbero puliti ogni due mesi e sempre all’inizio o al cambio della stagione) ma anche alla loro sostituzione se necessario.
Allo stesso modo, la sanificazione del condizionatore andrebbe fatta una o, meglio, due volte all’anno.
Soprattutto in caso di uso frequente e continuativo dell’impianto, per esempio se viene usato anche in inverno come pompa di calore.
Le tempistiche, però, possono accorciarsi per renderepiù sicuri gli uffici e gli ambienti al chiuso aperti al pubblico, soprattutto in tempo di pandemia.
In questo caso è consigliabile programmare una pulizia periodica ogni quattro settimane dei filtri dell’aria di ricircolo, sia del fancoil o ventilconvettore, sia dei climatizzatori a pompe di calore split o dei climatizzatori aria-acqua.
La pulizia dei filtri, il controllo della batteria di scambio termico e le bacinelle di raccolta della condensa possono contribuire a rendere più sicuri gli edifici riducendo la trasmissione delle malattie.
L’importanza della sanificazione dei fancoil nell’epoca del Covid-19
Sotto il profilo tecnico, l’emergenza Covid-19 non cambia le procedure per la gestione degli impianti né le competenze necessarie. Rimangono cioè di fondamentale importanza precise competenze, un’idonea formazione e specifiche attrezzature.
Tra le possibili vie di trasmissione del virus SARS-CoV-2 vi sono infatti principalmente le goccioline (droplet)e il bioaerosol di origine respiratoria. I fancoil e in generale tutti gli impianti di ventilazione e i terminali di climatizzazione con immissione d’aria per ventilazione forzata determinano la formazione di getti d’aria in ambiente che possono interagire con le emissioni dovute alla respirazione.
Il protocollo DamaMed per la sanificazione e la pulizia dei Fan Coil nel rispetto delle norme e del D.Lgs. 81/2008 specifico e dedicato alla sanificazione dell’aria in ambienti indoor prevede:
• tampone di rilevazione carica proteica microbica ATP/AMP in loco mediante l’utilizzo del Bioluminometro;
• asportazione della copertura esterna e rimozione dello sporco visibile mediante aspirazione con aspirapolvere professionale dotato di filtro HEPA 13 ;
• pulitura e sterilizzazione dei filtri del canale di condensa e delle batterie di scambio tramite sistema di vapore secco saturo a 180°;
• disinfezione dei filtri del canale di condensa e delle batterie di scambio mediante utilizzo prodotto Presidio medico chirurgico;
• sanificazione della vasca di recupero condensa tramite sistema di vapore secco saturo a 180°;
• sanificazione della vasca di recupero condensa tramite pastiglia antibatterica per prevenire ed eliminare il fenomeno di putrefazione e la formazione di Muffe, Alghe, Mucillagini e Limo che rischiano di occludere le tubazioni dello scarico, generando riversamenti, e che possono essere fonte di cattivi odori e malattie;
• tampone di rilevazione carica batterica ATP/AMP al termine della sanificazione;
• rimontaggio, controllo funzionale;
• rilascio della documentazione completa;
• rilascio report di avvenuta disinfezione e pulizia a norma di legge.
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